NOTIZIARIO N. 01 FLP ECOFIN AGENZIE FISCALI
ENTRATE: IL 2024 SI CHIUDE CON L’ENNESIMO ATTO
AUTOREFERENZIALE DELL’AGENZIA, STAVOLTA SU VALE!
Si sceglie di nascondere la polvere sotto il tappeto. È necessaria la mobilitazione
contro la cattiva applicazione del sistema di valutazione
Purtroppo, il 2024 dell’Agenzia delle Entrate si chiude in linea con l’andamento di tutto l’anno cioè con l’ennesimo atto autoreferenziale e contro il personale da parte delle strutture che sarebbero invece deputate a gestirlo con responsabilità ed equilibrio perseguendo l’obiettivo del benessere organizzativo.
Ma, stavolta, riteniamo si sia giunti al punto di non ritorno giacché non è tollerabile un atto unilaterale sul sistema di valutazione.
Riepiloghiamo i passi di tutta questa vicenda. A partire dalla firma del CCNL per gli anni 2019-2021, è diventato obbligatorio per legge l’applicazione dei sistemi di valutazione anche per l’amministrazione economico-finanziaria, che ne era stata esentata precedentemente.
Mentre all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e al Ministero dell’Economia i sistemi di valutazione applicati sono quanto di meno rispondente ai principi di valutazione dettati dalla letteratura scientifica (poi parzialmente corretto il sistema dell’ADM), all’Agenzia delle Entrate non solo è stato varato un sistema che doveva risultare equo, qualora fosse stato applicato correttamente, ma avrebbe fatto emergere le criticità nella gestione del personale a livello locale che sono sotto gli occhi di tutti.
L’idea era quella di affermare che qualunque decisione sul personale a livello periferico doveva essere orientata dal sistema di valutazione anziché essere arbitraria come invece avveniva e, purtroppo continua ad avvenire. E poiché sappiamo bene che la cultura organizzativa e, soprattutto, quella della valutazione era estranea alla stragrande maggioranza degli attori presenti in agenzia ci siamo dati tre anni di sperimentazione durante i quali il sistema di valutazione non sarebbe stato applicato a nessun istituto contrattuale, mentre all’ADM e al MEF applicano i loro sistemi, regolarmente, almeno sin dal 2021.
Purtroppo, però, in questo triennio è avvenuta ogni sorta di nefandezza da parte dei valutatori e, soprattutto, dei facilitatori. Potremmo enumerare centinaia di episodi e casi talmente assurdi da sembrare incredibili, ma non è il caso di farlo in questa sede.
L’Agenzia delle Entrate in questi tre anni ha fatto poco o nulla per aggiustare il tiro e solo negli ultimi mesi ha emanato alcune circolari che, per esempio, chiariscono che sono vietate le distribuzioni forzate e che gli obiettivi vanno comunicati tassativamente entro il 15 gennaio.
D’altro canto però, già da qualche mese ha iniziato a pressare per chiudere il confronto anche se molti problemi sono tutt’altro che risolti. Pertanto, la FLP ha chiarito, sin dalla riapertura del tavolo sulla materia, che era necessario aprire due tavoli politici:• il primo sulle possibili modifiche del sistema di valutazione che, complessivamente, ha bisogno di pochi ritocchi, ma ad esempio sulla fase di conciliazione ha necessità di una profonda revisione.
• Il secondo nel quale fare l’elenco degli errori più comuni per poi emanare circolari precise che evitassero la cattiva applicazione del sistema di valutazione.
Non abbiamo chiesto rinvii dell’applicazione, ma solo di poter procedere a tappe serrate per renderla rispondente a criteri di equità, giustizia e condivisione.
L’Agenzia, invece, non solo è stata inerte – come è propria abitudine – per mesi, ma l’unica novità proposta è stata l’aumento dei livelli di valutazione, che ha proposto passassero ad undici. Tutto il fronte sindacale ha mostrato le proprie perplessità ed ha chiesto di evitare una proliferazione dei livelli di valutazione che renderebbe ancora più discrezionali le differenze perché la nuova situazione non avrebbe nessun ancoraggio alla realtà.
L’Agenzia se ne è fregata altamente, ha preferito mettere la polvere sotto il tappeto e chiudere il confronto senza affrontare i problemi emersi durante la sperimentazione.
È chiaro che a questo punto ogni tentativo di costruire qualunque sistema condiviso è fallito e che quindi non ci resta che la strada della mobilitazione dei lavoratori contro l’atteggiamento autoreferenziale di un’Agenzia delle Entrate che ormai è diventata la coda arretrata del pubblico impiego sui diritti dei lavoratori.
Se pensiamo a tutte le questioni strategiche sulle quali l’Agenzia sta pretendendo di fare da sola e non senza i lavoratori, ma contro i lavoratori, possiamo dire a buona ragione che il tutto è diventato intollerabile.
È successo sul lavoro a distanza, ora succede sui sistemi di valutazione, passando per le implementazioni di Serpico, per la finta formazione del personale, per il regime di incompatibilità, per il lavoro straordinario e per tante altre materie.
È arrivato il momento di mobilitarsi e di farlo con la massima durezza. Poco prima che Sua Evanescenza si dimettesse gli avevamo scritto una nota unitaria proprio per denunciare le carenze sulle relazioni sindacali e sui rapporti con il personale. Ora è giunto il tempo di riprendere con il nuovo direttore dell’Agenzia il discorso interrotto qualche settimana fa.
Intanto, in allegato, oltre al verbale di confronto che praticamente tutte le organizzazioni sindacali hanno dichiarato concluso negativamente, troverete la dichiarazione della FLP che chiarisce in modo inequivocabile tutti i motivi che ci spingono a rifiutare l’applicazione del sistema di valutazione come si è svolta sinora.
La Segreteria Nazionale FLP Ecofin – Agenzie Fiscali