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PROGRESSIONI ECONOMICHE ADM: COME TI ESCLUDO UN’INTERA CATEGORIA DAI PASSAGGI!

Notiziario FLP Ecofin – Agenzie Fiscali n. 85

Inserita nel bando una clausola mai contrattata con il sindacato che danneggia i lavoratori provenienti dalla Croce Rossa. La FLP chiede la rettifica immediata delle
graduatorie e il conteggio dei periodi di servizio militare.
Nei giorni scorsi abbiamo tutti ricevuto la comunicazione della pubblicazione delle graduatorie della prima tranche di progressioni economiche da parte dell’Agenzia delle Accise, Dogane e
Monopoli.
L’ovvia soddisfazione per un provvedimento che la FLP ha faticato a portare a casa da sola dopo una battaglia durata oltre due anni, è stata però incrinata a causa di una disposizione incredibile
quanto errata dell’Agenzia, che senza motivo ha escluso i periodi di servizio militare dal conteggio dell’anzianità nelle pubbliche amministrazioni non limitandosi, come sarebbe stato giusto e come
sempre fatto precedentemente, al servizio di leva prestato non in costanza di rapporto di lavoro ma escludendoli sic et simpliciter.
Precisiamo che errori in una graduatoria che contiene tutto il personale se ne fanno sempre e sono fisiologici. Sono svariate, per esempio, le persone che non si ritrovano in graduatoria per i più
vari motivi e per questo vi invitiamo a segnalarci le fattispecie via mail o attraverso i nostri coordinatori territoriali.
Ma la questione di cui stiamo parlando non riguarda un semplice errore ma un’applicazione sbagliata delle norme che penalizzerebbe un’intera categoria di lavoratori con pregressa carriera
militare.
La clausola alla base di questa decisione sarebbe l’articolo 2050, comma 3 del Decreto Legislativo n. 66/2010, che chiaramente è stata letta male dagli uffici preposti, che non smetteremo mai di
ringraziare per il gran lavoro svolto ma ai quali non possiamo concedere un errore così marchiano.
Infatti, l’articolo di legge citato nasce per valorizzare il servizio militare prestato, dopo l’abolizione della leva obbligatoria, da coloro che si arruolano volontariamente per uno o più anni e ai quali
viene fornita una “corsia preferenziale” di accesso alle pubbliche amministrazioni laddove non trovino spazio per limiti di organico nelle forze militari.
Quindi, secondo l’ADM, una norma che nasce a favore di queste categorie si ritorcerebbe contro tutti gli ex-militari, i cui periodi di servizio non verrebbero conteggiati per le progressioni
economiche.
Il nodo sta tutto in un avverbio, “solo”, inserito di soppiatto da una manina laddove la norma non lo contiene. Così, secondo l’ADM la frase dell’articolo 2050 comma 3 del D.LGS 66/2010: “Le
norme del presente articolo sono applicabili ai concorsi banditi dalle amministrazioni dello Stato, comprese le aziende autonome, e dagli altri enti pubblici, regionali, provinciali e comunali per
l’assunzione e l’immissione di personale esterno in tutte le qualifiche, carriere, fasce o categorie funzionali previste dai rispettivi ordinamenti organici.” diventerebbe “…sono applicabili SOLO ai
concorsi banditi ….ecc.ecc.”. Peccato che quel SOLO inventato dall’Agenzia non si trovi da nessuna parte.
Questa fattispecie diventa ancora più odiosa perché, come sappiamo bene, vi è un’intera categoria colpita in quanto ha una carriera pregressa nella forze armate come ausiliari e cioè i
lavoratori dell’ADM che provengono dalla Croce Rossa Italiana, ai quali non sarebbe stato conteggiato tutto il periodo prestato nella carriera militare.
Insomma, con un avverbio viene esclusa dalle progressioni un’intera categoria di lavoratori, un’ingiustizia che la FLP non è disposta a sopportare.
Per questo abbiamo scritto all’ADM in data odierna invitandola a riportare alla giusta applicazione quell’articolo di legge che non esclude dalla valutazione ai fini delle progressioni
economiche il servizio militare prestato.
Ciò che non deve essere conteggiato, come è sempre avvenuto, è il servizio di leva obbligatoria non prestato in costanza di rapporto di lavoro, e non già la carriera militare che è a tutti gli effetti
servizio prestato nelle pubbliche amministrazioni.
Il mancato accoglimento della nostra istanza rischierebbe di travolgere l’intera procedura di progressioni. Siamo certi che non è questo l’intento dell’Agenzia e per questo speriamo che si
tratti solo di un errore che si fa in tempo a correggere in sede di pubblicazione delle graduatorie definitive.
Vi terremo informati sugli sviluppi.
L’UFFICIO STAMPA

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