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ISPETTORE SÌ, ISPETTORE NO “TUTTI SONO UTILI E TUTTI INDISPENSABILI”

Si pubblica il Notiziario FLP INL-ANPAL N.50

 

Osservazioni in ordine alla nota della Direzione Centrale Identità Professionale Pianificazione e Organizzazione – protocollo n°3256 del 29 Marzo 2022 in ordine ai profili professionali
dell’ispettorato Nazionale Del Lavoro e immissione in ruolo dei primi funzionari amministrativi.
La Direzione Centrale Identità Professionale Pianificazione e Organizzazione, con la nota in oggetto comunicava agli Ispettorati Interregionali e Territoriali Del Lavoro l’imminente immissione in ruolo dei primi funzionari amministrativi a partire dal primo di Aprile p.v.
Con la nota citata, nel fare seguito alla precedente nota protocollo n°17436 del 18 ottobre 2021, si precisa che il personale che aveva già manifestato l’interesse a continuare a svolgere le attività
amministrative, verrà inquadrato nel profilo professionale di funzionario giuridico amministrativo, anche se collocato inizialmente come personale ispettivo, nel mentre, al contrario, il personale che aveva optato per il ritorno alle funzioni ispettive andrà impiegato progressivamente nella vigilanza, tenendo conto della necessità di contemperare un periodo di affiancamento con i nuovi funzionari per la gestione efficiente delle attività amministrative, il tutto entro il termine massimo di un anno per tornare a svolgere l’attività di ispettiva.
Al contempo la nota indica che l’opzione per l’uno o l’altro profilo non comporterà alcuna limitazione nella partecipazione alle future selezioni per l’incarico di responsabile di posizione organizzativa o alla prosecuzione degli incarichi in essere Eventuali indicazioni di scelta del profilo, contrari rispetto a quelle di ottobre u.s., dovranno essere segnalate entro il termine ultimo del 6 Aprile2022.
Nella sostanza in occasione dell’immissione in ruolo dei nuovi colleghi, l’amministrazione prevede una vera e propria opzione di carattere definitivo per il personale “ibrido”, svolgente mansioni
amministrative ma inquadrato come ispettore, vincolandolo al passaggio alla qualifica di funzionario giuridico amministrativo o alla permanenza nel ruolo ispettivo.
Se si trattasse solamente di mettere ordine alla situazione finora in essere, l’intento non potrebbe che essere considerato positivo, tenuto conto che molti colleghi svolgono da molti anni la funzione
amministrativa, nonostante il possesso della tessera ispettiva e che quindi debba essere chiaro il quadro del personale in forza rispetto alla pianta organica attualmente in essere, anche secondo le
legittime aspirazioni dei lavoratori.
Ci si rammarica, tuttavia, che una considerazione così importante, che investe l’intero assetto del personale del INL, non sia stata preventivamente condivisa con le rappresentanze sindacali, ma sia stata emanata direttamente, senza alcuna preventiva possibilità di confronto con le rappresentanze dei lavoratori.

La nota difatti si limita a indicare un termine entro il quale bisogna manifestare l’opzione di tornare a fare gli ispettori o far cristallizzare il profilo di funzionario giuridico amministrativo, ma non
fornisce alcuna delucidazione ulteriore, rispetto alle possibili conseguenze o sviluppi, in ordine ad una tale decisione, sul proseguo della carriera degli interessati, anche in ordine ad una eventuale
procedura di mobilità che potrebbe comunque far propendere i colleghi per la scelta di un profilo anziché di un altro.
Come già stanno osservando molti dipendenti, rivolgendosi a questa sigla sindacale, l’immissione in un ruolo anziché in un altro comporta delle conseguenze varie, in ordine, ad esempio, alle future progressioni economiche che già nel passato sono state differenziate a seconda delle categorie di appartenenza, ma anche in ordine alle varie incentivazioni che l’uno o l’altro profilo comportano, ad esempio fondino per gli ispettori e la rappresentanza in giudizio per chi sta al legale. Inoltre quali possono essere le conseguenze in caso di un’eventuale riassetto degli ispettorati territoriali?
L’anzianità rimarrà la stessa? Sorgono e sorgeranno tanti interrogativi.
Per non parlare poi dei responsabili di posizione organizzativa per i quali l’attuale regolamentazione prevede, ad oggi, dei requisiti specifici, anche di carattere temprale, per poter accedere a tale
responsabilità, titolari di posizione che,ribadiamo, perché non ce ne siamo dimenticati, ad oggi non sono stati ancora retribuiti secondo quanto disposto dall’accordo di gennaio 2021, comunque
sottoscritto da alcune sigle sindacali e quindi astrattamente in vigore, non sostituito allo stato con una nuova regolamentazione in materia (mora imputabile all’amministrazione e non certo ai
lavoratori che portano avanti le varie incombenze, sopperendo a carenze di ogni tipo). Che confronto si aprirà in tal senso, ed anche sulla c.d. “Quarta area”?
Quest’organizzazione è convinta che le scelte che comportino delle conseguenze importanti per i lavoratori, a prescindere dal dato formale, debbano essere condivise con i loro rappresentanti ed è
per questo che si chiede di differire ogni determinazione finale rispetto al termine indicato, soprattutto non ci pare corretto che tali richieste vengano fatte durante questo periodo di
“agitazione del personale” con la conseguente sospensione delle trattative sindacali che invece sono indispensabili in argomenti così importanti. Solo dopo un fattivo dialogo si potrà avere il quadro chiaro e preciso, anche sulle possibili conseguenze future, senza dover fare i soliti “salti nel buio”.
Una volta, valeva il detto: “tutti sono utili e nessuno è indispensabile”, ma anche alla luce delle nuove assunzioni, visto la forte carenza di personale che grava su tutte le amministrazioni ed in
particolare sulle Ispettorato nazionale del lavoro, anche in ordine alla mission che viene richiesta allo stesso, vale il detto contrario, cioè tutti i lavoratori sono estremamente indispensabili e volte,
anche insostituibili, in tutti i ruoli ed è per questo che, per loro, si esige il massimo rispetto.
IL COORDINATORE GENERALE
Angelo Piccoli

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