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Incontro con il Ministro Franceschini

NOTIZIARIO FLPBAC 1/2016    18 gennaio 2016
Incontro con il Ministro Franceschini
Nel corso dell’incontro che si è tenuto oggi il Ministro Franceschini ha illustrato alle OO.SS  il programma della nuova riorganizzazione del Mibact che sarà inoltrata agli organi di controllo entro il 31 gennaio 2016.
Di seguito gli elementi fondamentali.
 Soppressione delle Soprintendenze Archeologiche e unificazione delle stesse con quelle per le Belle Arti e il Paesaggio. I nuovi Istituti avranno la denominazione di “Soprintendenze Uniche Archeologia Belle Arti e Paesaggio” (39 + 2 speciali comprese quelle che saranno istituite nelle aree metropolitane);
 Confluenza delle relative competenze in un’unica Direzione per l’Archeologia, le Belle Arti e il Paesaggio;
 Creazione di 10 nuovi Musei e/o Parchi Archeologici;
 Le Soprintendenze Archivistiche assumono anche i compiti e le attività istituzionali di tutela bibliografica;
 Separazione delle Soprintendenze Archivistiche della Campania e della Calabria e creazione di due Istituti distinti;
 Eliminazione della sovrapposizione di compiti e funzioni tra direttori di Archivi di Stato e Soprintendenze Archivistiche nelle regioni ove era stato prevista;
 Individuazione in ogni Soprintendenza Unica  per l’Archeologia, le Belle Arti e il Paesaggio di responsabili per i diversi settori archeologico, paesaggistico, storico-artistico, architettonico, educazione e ricerca e demoetnoantropologico.
Il nostro intervento in sintesi
Con estrema franchezza non ci siamo spesi più di tanto per argomentare, come avremmo potuto, su tutti i punti deboli della nuova proposta di riorganizzazione! Abbiamo compreso subito e con chiarezza che non vi erano margini di correzione, pena il crollo del nuovo impianto costruito
esclusivamente sulla base di una precisa volontà politica estranea ad ogni altro genere di considerazione e a qualunque forma di confronto. Abbiamo tuttavia espresso una sola fortissima critica in merito alla soppressione delle Soprintendenze Archeologiche, preannunciando anche la nostra mobilitazione al fianco degli archeologi, del mondo accademico e delle professionalità coinvolte. E’ in assoluto la prima volta nella storia del Paese che un Ministro della Repubblica progetta e persegue il ridimensionamento di un settore dai compiti delicatissimi gettando le premesse per un ulteriore allentamento delle attività legate alla tutela di un patrimonio così vasto e prezioso da aver indotto fin qui illustri rappresentanti delle istituzioni a concepire la più capillare e compatta rete di Uffici e Istituti che ne garantisse la conservazione e l’originaria integrità. Ci siamo poi soffermati sulle inevitabili gravissime conseguenze di questa ennesima riorganizzazione che finirà inevitabilmente per ricadere sulle spalle dei colleghi e dei dirigenti i quali sono ancora faticosamente impegnati a districarsi nel caos di quella precedente. A questo proposito abbiamo segnalato la prevedibile difficoltà ad avvalersi dell’accordo di mobilità che sarà pubblicato con circolare il 21 p.v. per la mancanza di dati certi riguardo il complesso delle attività che dovranno svolgersi all’interno delle nuove Soprintendenze Uniche nonché riguardo l’ubicazione delle stesse. Alle precedenti osservazioni abbiamo fatto seguire alcune precise richieste:  Integrazione delle risorse del FUA per finanziarie le nuove posizioni organizzative, comprese le attività amministrative, finora mai prese in considerazione;  Integrazione dell’organico perché, nonostante alcuni segnali in controtendenza (vedi assunzioni dei 500 tecnici), rileviamo una gravissima carenza di funzionari amministrativi che, insieme al deficit endemico di personale della vigilanza, accoglienza e fruizione, a breve impedirà il mantenimento dell’attuale standard di offerta culturale;  Soluzioni concrete per garantire il recupero delle professionalità interne attraverso lo scorrimento dalle graduatorie esistenti;  Risorse aggiuntive per le nuove progressioni economiche;  Un programma di formazione del personale che garantisca in misura concreta la crescita professionale di tutti i lavoratori;  La prosecuzione del confronto al tavolo negoziale nazionale per il monitoraggio degli accordi stipulati e la repressione delle violazioni accertate al centro e in periferia.
Il Coordinatore Nazionale FLP BAC                                                                       (Rinaldo Satolli)